Happy Rostmas!

person Pubblicato da: Sophie list In: Blog Ultimo aggiornamento: comment Commento: 0 favorite Visualizzazioni: 3145

BUON ANNO

Per l’eterno esordiente che c’è in noi e non vuole crescere, ma volare; per tutti i Peter Pan e le Cenerentole che ci portiamo dentro: l’immagine che salviamo di questo 2020 è la vittoria in maglia Rosti al Tour de France, perché Rosti sta nel World Tour come Davide sta a Golia, e nei momenti cruciali il mondo è salvato dai ragazzini che sfidano i giganti con una fionda.

Questa vittoria è stata per tutti noi, per tutti quelli che hanno la bici nel cuore, e hanno faticato giorno dopo giorno, affrontando tutti gli strappi senza cedere.

Per tutti i Superman e le Superdonne invisibili che compiono nella vita di ogni giorno quei mille miracoli che sembrano banali. Per gli amici di sempre che il sabato si fanno il loro gran premio della montagna e arrivando al passo trovano la neve, e la capacità di stupirsi.

Per il cavaliere senza macchia e senza paura - e a volte un po’ pallido - che c’è in noi, che nelle giornate senza luce prende su la bici e comincia a risalire le colline finché sopra la cappa di nebbia incontra un raggio di sole.

Ma anche per l’esperto inseguitore Willy il coyote che c’è in noi, e per suo zio, il ragionier Fantozzi, che quest’anno ne ha viste più del solito, e ha riempito il diario di foto-ricordo, ognuna col suo titolo:

“Quando ti esce un suv dietro una curva”

“Quando un tombino vuole portarti alla tomba”

“Quando salti su una borraccia antiuomo”

“Quando impazzisci nel mettere la mantellina”

“Quando pensando di aver vinto esulti troppo presto”

“Quando per filmarti da vicino ti vengono addosso”

“Quando stai andando benissimo e voli al di là del ponte”

“Quando le transenne pazze ti si rivoltano contro”

Prendiamo il buono di questo impensabile 2020, per tutti noi, e soprattutto per le ragazze e i ragazzi del terzo millennio, allevati in un mondo dove il controllo tecnologico è tutto e la volontà umana niente.

Prendiamo la faccia pulita e le parole chiare di Filippo Ganna, campione nato e cresciuto nella tribù Rosti, capace di stravincere la cronometro pur avendo la connessione radio fuori uso. 

“Come hai fatto?” gli chiedono.

E lui:

“Ho continuato a ripetermi quello che mi diceva una volta il mio allenatore: parti forte, a metà aumenti e nel finale dai tutto”.

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