La donna vulcano e l'uomo ciclone

person Pubblicato da: Leone Belotti - Calepio Press list In: Blog Ultimo aggiornamento: comment Commento: 0 favorite Visualizzazioni: 1825

Tappa 6:Caltanissetta-Etna, 163 km

Oggi si va sull’Etna, la prima vera salita del Giro.

«Se è una donna-vulcano, quella che vuoi conquistare» mi spiega la Mery «meglio farlo quando è spenta, o resti carbonizzato».

Ormai sono lo zimbello del Rosti Bar. Sono il maschio di oggi, con problemi confusi di sesso e sentimenti. Tutto un proliferare di consigli non richiesti. Fanno finta di spiegarmi il Giro, ma in realtà sono dei vecchi randagi che giocano col topolino. A 28 km dall’arrivo c’è un gruppo di testa con 28 corridori con 2 minuti di vantaggio sul gruppone della maglia rosa.

«Per staccare tutti in salita devi essere uno di classe superiore» inizia Berlinguer.

«Un top rider» si gasa il Marelli.

«Ma non mi sembra il tuo caso » conclude il Gino.

Guardano un po’ il Giro, poi ricominciano a pontificare.

«Non basta essere di categoria superiore: devi essere in forma, in giornata di grazia.» 

«Avere il fuoco dentro.» 

«Poi  ti serve una squadra come si deve, che lavora totalmente per te» 

«E avere dalla tua parte tutte le possibili variabili imponderabili» 

«A quel punto, potresti farcela.» 

«E comunque nel ciclismo, come nella vita, non c’è solo il tuo rivale: ne hai altri 20 o 30 pronti a fregarti come niente mentre tu tieni d’occhio il tuo uomo»

Bene. «Altro?» chiedo.

E la Mery: «Non girarti mai indietro». D’accordo.

A 20 km si vede l’Etna, ma non la vetta, avvolta dalle nuvole, e sono rimasti in 23 nel gruppo di testa. Ci sono ancora gli AG2Rosti nel gruppo di testa, mentre gli AndRosti abbonati alla fuga perdono contatto e vengono riassorbiti dal gruppone. A 15 km inizia la vera salita e iniziano i primi scatti.

«Mery! Portaci da bere!» si agita il Gino.

«Una salita infida, irregolare, ingestibile» borbotta Berlinguer.

A 13 km sono rimasti in 10. Non ci sono più maglie Rosti. Col 10% di pendenza, si vedono le prime lingue fuori. 

A 10 km in testa Ciccone fa l’andatura, e a un certo punto scatta in avanti. Partono Chaves ed Henao e lo vanno a prendere, poi rallentano per aspettare soci. E allora Ciccone riparte, e ristacca i compagni di fuga di 15 secondi.

«Dai Giulio!» si sbilancia il Marelli.

Ma ai 5 km Chaves lo va di nuovo a riprendere e resta solo al comando. 

«Ce la fa» si sbilancia il Gino.

A 3 km ha ancora 30 secondi. Dal gruppo parte Pozzovivo. A 2km si vede la lava. Nei tornanti i corridori sfilano tra due ali di folla. A 1.5 km parte Yates come un cannone, è compagno di Chaves, ai 500 mt lo prende, lo affianca, parlano. Vinco io, vinci tu? Prendo la maglia rosa io, tu vinci la tappa? Arrivano insieme. Sul traguardo primo Chaves e Yates è nuova maglia rosa. 

Ma il Gino ha occhi solo per Chaves, che è stato in fuga tutto il giorno.

«Venuto su con la forza di un uragano!»

«Di un ciclone!» 

«Hai capito, ragazzo? Per prendere la donna vulcano, ci vuole l’uomo ciclone.»

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