Mica è sempre crono

Tappa 1:

Gerusalemme-Gerusalemme, 9,7 km (cronometro individuale)

«Ecco il giusto tra le nazioni» 

Appena arriviamo al Rosti Bar, gli amici giustamente cominciano a sfottere il Gino. 

«Cosa hai portato oggi nascosto nel telaio della tua Campagnolo?»

«Niente che non possa infilarti dove sai» risponde lui. Il Gino è sulla sedia a rotelle. Spingere lui e la sua carrozzina fino al Rosti Bar è la mia social-fitness, fin quando non mi restituiranno la patente.

La Mery oggi indossa una camicetta bordeaux così aderente che sembra una fetta di speck sottovuoto. Ha ventre e seno piatti come un asse, però bastano quei due chiodi da travi che sembrano bucare il tessuto a far venire dei pensieri. Quando esce dal bancone vedo i pantacollant fuxia e le zeppe/ciabatta col ponpon rosa, come il rossetto che ha sulle labbra sottili come acciughe.

«Sei tutto sudato, ciccio» mi dice. 

«E tu hai il rossetto sui denti, cara» 

«Grazie, ciccio», e se lo pulisce con la lingua. Una lingua enorme, spaventosa. 

«Mery!» la chiama il Gino «guarda che c’è uno più magro di te»

Sullo schermo Tom Dumoulin sta facendo la sua impresa. La Mery, per un lungo istante si mette a osservare sullo schermo la pedalata dell’olandese. Nel Rosti Bar cala il silenzio. Lei guarda Dumoulin, e tutti guardano lei, in quella posa arroganza donna, una mano sul fianco, il bacino slanciato in avanti.

Poi dice: «Vince lui» 

«Che cosa, la tappa o il giro?» chiede Berlinguer. Ha la matita in mano, su un taccuino tiene segnate le scommesse. La Mery non gli risponde.

Poco dopo escono le classifiche. L’olandese ha dato quasi un minuto al nostro Aru. Il Merelli aveva scommesso che sarebbe stato sotto i 30 secondi, e con lui il Gino.

«Cominciamo bene» dice. Sembra un bambino cui hanno rubato la merendina. «Se prende un minuto in 10 chilometri quanti ne prenderà in 3000?»

«Mica è sempre crono» lo consola la Mery. Ma tutta la ciurma del Rosti Bar è in depressione.

E allora la Mery tira fuori il carico: «Dai, stalloni! Appena vedo un Rosti sul podio offre la casa un giro a tutti».

Dalle grida di giubilo dei vecchiacci, mi sorge un dubbio. Di che giro sta parlando?